Come funziona la copertura ventilata

Copertura ventilata: una panoramica generale sulle caratteristiche principali e sui benefici dei tetti freddi

18 dicembre 2023

Tempo di lettura stimato: 5 minuti

La copertura ventilata è un’ottima alternativa per evitare condensa in inverno e per favorire il raffrescamento degli ambienti sottotetto, in estate. Vediamo che cos’è e come funziona la copertura ventilata e come garantire un comfort termico ottimale dell’edificio, con l’aiuto di un software di analisi e simulazione energetica dinamica.

Tetto freddo e tetto caldo

Avrai sicuramente sentito parlare di tetto freddo e caldo, ma cosa significa?

Ogni tetto è caratterizzato da diversi strati funzionali, che ne determinano la tipologia. In generale, le coperture sono generalmente raggruppate in quattro tipologie:

  • copertura non isolata e non ventilata;
  • copertura non isolata ventilata;
  • copertura isolata e non ventilata (detta anche tetto caldo);
  • copertura isolata e ventilata (conosciuta come tetto freddo).

Posa in opera copertura ventilata

Una copertura non isolata e non ventilata è un tipo di copertura priva di elementi termoisolanti e senza uno strato di ventilazione. Questa soluzione, a causa della sua limitata capacità isolante, viene impiegata in situazioni in cui non è necessario un isolamento termico, come ad esempio nelle coperture di edifici non destinate alla permanenza di persone (ad esempio edifici agricoli, ecc.).

La copertura non isolata ventilata è simile alla precedente, ma include uno strato di ventilazione al di sotto dell’elemento di tenuta. Questo strato mira a migliorare le prestazioni della copertura durante l’estate, riducendo gli effetti del riscaldamento causato dall’irraggiamento solare.

Il tetto caldo (cioè una copertura isolata ma non ventilata) è dotato di uno strato termoisolante ma privo di uno strato di ventilazione. La sua composizione comprende un elemento portante (come una soletta di calcestruzzo gettato in opera, misto laterocemento, pannelli in cls prefabbricati, pannelli in legno, lamiere metalliche, ecc.), una barriera al vapore, isolamento termico, manto impermeabile e opere accessorie.

Il tetto freddo (ovvero copertura isolata e ventilata) presenta una composizione simile a quella del tetto caldo, ma introduce uno spazio di ventilazione nella stratigrafia, separando gli strati tra isolamento e sovracopertura.

Nel tetto caldo, il manto impermeabile viene tipicamente applicato direttamente sull’isolamento termico, che funge da supporto. Nel tetto freddo, il manto impermeabile è posato sulla sovracopertura, spesso realizzata in legno. Di solito, la tipologia del tetto caldo è più diffusa, mentre il tetto freddo o ventilato è preferito per le coperture in legno, i tetti a falda e gli edifici residenziali.

Stratigrafia di una copertura ventilata

Sotto il profilo tecnologico, una copertura ventilata deve essere progettata con i seguenti strati, dall’interno verso l’esterno:

  • struttura portante;
  • strato di tenuta al vapore;
  • elemento termoisolante;
  • strato di ventilazione (realizzato attraverso la creazione di un’intercapedine a spessore costante tra gli elementi di copertura e lo strato sottostante e ottenuto mediante doppia listellatura o l’uso di pannelli prefabbricati, appositamente progettati);
  • manto di copertura, con aperture previste per la ventilazione,
  • al colmo e alla gronda.

Nel caso del tetto freddo, lo strato di ventilazione migliora notevolmente l’isolamento termico, consentendo all’umidità prodotta nell’abitazione di essere espulsa al di fuori del tetto, prevenendo così fenomeni di condensa.

L’intercapedine naturale, che separa il manto di copertura dallo strato isolante sottostante, facilita i “moti convettivi ascensionali”. Questi moti convettivi sottraggono gran parte del calore che altrimenti si trasmetterebbe agli strati sottostanti e permettono all’umidità di fuoriuscire senza compromettere il potere termoisolante degli strati sottostanti e dell’intercapedine stessa.

Per attivare questo meccanismo, l’aria esterna deve entrare nell’intercapedine a livello di gronda e uscire dal colmo attraverso un elemento di sfiato. Questo processo permette di mantenere il materiale isolante asciutto durante l’inverno, evitando condense, mentre in estate l’aria fresca che penetra dalla gronda si riscalda nell’intercapedine e fuoriesce dal colmo, sottraendo calore alla struttura.

L’isolamento estivo del tetto è importante, specialmente con l’aumento delle temperature. Uno strato di ventilazione aggiunge valore ai materiali isolanti, che solitamente hanno buone prestazioni nel trattenere il calore all’interno dell’edificio ma possono avere difficoltà nel proteggere dal calore o resistere alle alte temperature nel sottotegola.

Inoltre, il tetto ventilato assicura una maggiore durata degli elementi del manto di copertura, che possono asciugarsi rapidamente sia all’interno che all’esterno, riducendo i rischi di rotture in caso di gelo. Le coperture ventilate possono contribuire a ridurre la temperatura dopo le ore di forte esposizione al sole in estate, migliorando il comfort termico del sottotetto.

Se l’intercapedine d’aria non rispetta precisi parametri individuati dalle norme, si può parlare di tetti micro ventilati, caratterizzati da una camera d’aria più contenuta e da un’installazione più veloce e semplice. La microventilazione sottotegola è utilizzata per evitare l’accumulo di umidità, la formazione di condense e per prolungare la durata del sistema di copertura. Nei tetti micro ventilati, utilizzati soprattutto per tetti a falde inclinate su soletta in latero-cemento, le lastre presentano particolari scanalature nel manto sottotegola per facilitare il movimento ascensionale della corrente dalla gronda al colmo, migliorando le prestazioni termiche e igrometriche della struttura.

Come valutare le performance energetiche del progetto

Per controllare l’efficienza energetica del tuo progetto, è opportuno utilizzare un software di analisi e simulazione energetica dinamica. In questo modo, modelli in 3D l’intero fabbricato, assegni materiali e caratteristiche a tutte le stratigrafie (copertura, involucri verticali, finestre, ecc.), imposti i parametri generali e i dati climatici della località, definisci la programmazione oraria per la simulazione energetica in regime dinamico, individui e risolvi in automatico i ponti termici, simuli il comportamento energetico dell’edificio ed esegui simulazioni energetiche in regime dinamico ponendo il modello energetico nelle condizioni operative reali.

In questo modo, conosci i reali consumi energetici dell’edificio, i principali fattori che influenzano tali consumi e le prestazioni energetiche di differenti materiali e soluzioni progettuali.

Di seguito ti mostro un breve video che ti illustra come gestire le stratigrafie verticali ed orizzontali (copertura e solai) del tuo edificio di progetto, passaggio indispensabile prima di avviare il calcolo energetico dinamico dell’edificio.

I benefici della copertura ventilata

Una copertura ventilata offre diversi benefici, specialmente quando è progettata e installata correttamente. Ecco una sintesi dei principali vantaggi di una copertura ventilata:

Controllo dell’umidità: la ventilazione consente la circolazione dell’aria sotto la copertura, riducendo il rischio di accumulo di umidità. Questo è particolarmente importante per prevenire la formazione di muffe e danni correlati all’umidità.

Regolazione termica: la ventilazione contribuisce a mantenere una temperatura più uniforme nell’ambiente sotto il tetto. Questo è utile sia in inverno che in estate, riducendo il calore eccessivo accumulato sotto la copertura.

Aumento dell’efficienza energetica: una corretta ventilazione può migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Riducendo l’accumulo di calore in estate, si può ridurre la necessità di raffreddamento artificiale. In inverno, la ventilazione può contribuire a mantenere il materiale isolante asciutto, mantenendo la sua efficienza termica.

Prolungamento della vita utile: una buona ventilazione può contribuire a preservare la struttura del tetto e dei materiali utilizzati (isolante, tegole, listellatura, ecc.), contribuendo così a una maggiore durata nel tempo. Riducendo l’umidità e i cambiamenti estremi di temperatura, si possono evitare danni prematuri.

Miglior comfort abitativo: una corretta ventilazione contribuisce a creare un ambiente interno più confortevole. Ciò è particolarmente importante se lo spazio del sottotetto è utilizzato come abitazione o spazio di lavoro.

Riduzione del rischio di danni da condensa: la ventilazione riduce il rischio di formazione di condensa all’interno della copertura, specialmente in climi freddi. Questo è importante per prevenire danni ai materiali isolanti e alla struttura sottostante.

Miglioramento della qualità dell’aria interna: una ventilazione adeguata contribuisce a mantenere la qualità dell’aria sotto il tetto, rimuovendo l’umidità e prevenendo la formazione di odori sgradevoli o muffe.

Adattabilità a diverse condizioni climatiche: le coperture ventilate sono adatte a una varietà di climi, poiché possono essere progettate per adattarsi alle esigenze specifiche di riscaldamento o raffreddamento in base alla regione geografica.

Sostenibilità: l’efficienza energetica e la durata prolungata possono contribuire agli sforzi di sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale degli edifici nel tempo.

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